​CONCEPT E MUSICA DI MARIA OLIVERO
ISPIRATO AL LIBRO "MIELE E KEROSENE" DI LUCA DE ANTONIS
​
AMORE AL DI SOPRA DI OGNI COSA
Nel cuore dell'Europa. La straordinaria storia di Joséphine Baker raccontata nel lavoro musicale scritto da Maria Olivero, definito dal figlio Jean-Claude Baker “un lavoro d’amore”.
​
​
STILL MY HEART BEATS, MY JOSÉPHINE BAKER
MUSICA E SPETTACOLO DI MARIA OLIVERO
“Dear Maria, nice to hear the latest news about your labour of love…
with tenderness and respect, Jean-Claude Baker”.
RACCONTO
Ispirato al libro “Miele e Kerosene”
di Luca De Antonis
in italiano, francese e inglese
MUSICA
Maria Olivero
CANZONI ORIGINALI
Musica di Maria Olivero, Testi di Elena Maro
RICHIESTA SPECIFICA LUCI
Oscurabilità, luci spot
​
DURATA
1 ora e 15 minuti circa
​
​
MARIA OLIVERO
Canto, pianoforte, chitarra acustica,
dulcimer, armonica
ROSSANA GIROTTO
Voce Narrante
LUCIA COLOMBO
Violoncello
GIULIA RIBOLI
Theremin, synth
VINCENZO ZITELLO
Arpa, lama sonora, flauto irlandese
" ... L'HO SENTITA VICINA E HO SENTITO FORTE IL SENSO DI DOLCEZZA E DI RIBELLIONE, LA SUA FORZA E IL SUO CORAGGIO. HO VOLUTO COMPORRE UN LAVORO MUSICALE CON STRUMENTI CLASSICI ED ELETTRONICI INSIEME...
UN CORPO MUSICALE UNICO E RICCO."
Maria Olivero, author, composer, singer-songwriter
Maria Olivero studia la figura di Joséphine Baker dal 2013, ha creato lo spettacolo e scritto le musiche di “Still My Heart Beats, My Joséphine Baker”; in scena dal 2016.
​
Incontrò il figlio, Jean-Claude Baker a Manhattan che lo definì "un lavoro d'amore".
Lo spettacolo è stato presentato in diverse occasioni, alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, a Milano ai Frigoriferi Milanesi, alla Fabbrica Del Vapore di Milano, alle Murate di Firenze, al teatro Faraggiana e al Teatro Coccia di Novara dove Joséphine si esibì nel 1969 e nel 1932...
​
Contenuti importanti e attuali si uniscono a un livello alto di qualità e innovazione musicale.
Joséphine Baker arrivò a Parigi nel 1925 a bordo del transatlantico Berengaria, a soli 19 anni, insieme a Caroline Dudley Delteil, l'impresaria che la scoprì e che la volle ne
"La Revue Nègre". Debuttò il 2 ottobre di quell'anno al teatro degli Champs–Elysées; un successo sensazionale.
Attorno a lei il dinamismo artistico e culturale della Ville Lumière.
La modernità che irrompe nella storia.
​
"SO SENSITIVE, POETIC AND NOSTALGIC YOUR SWEET MELODIES TO CELEBRATE JOSÉPHINE, HER LIFE OF LOVE AND COURAGE! AS CAROLINE SAID IN 1925 FOR THE REVUE: ‘AND WE DID IT!’ AND YOU, MARIA, DID IT FOR THEM TOO!"
Alice Ciardi Ducros, fondatrice présidente de l'association Carré Joseph-Delteil.
Strumenti classici ed elettronici rompono gli schemi.
La composizione vive idealmente “nella scintilla che cerca la polveriera"
nella Parigi "Poésie, Liberté, Amour" di André Breton.
Giulia Riboli, theremin player, synth
Il theremin, primo strumento elettronico della storia basato sui campi elettromagnetici (1919), affascina e sublima la Parigi di Breton e Soupault, gli autori della prima opera surrealista I Campi Magnetici" (1919). L'essenza di Joséphine vive nel suono,
nelle connessioni, immateriale, rivoluzionaria, tenace e libera come le idee.
Lucia Colombo al violoncello
Giulia Riboli, theremin e synth
Maria Olivero registrazioni da Griffa Pianoforti a Milano
Maria Olivero in studio con Lucia Colombo
Nel buio luci spot illuminano la scena: una voce narrante, il pianoforte, i musicisti, sullo sfondo scorrono suggestive immagini proiettate in bianco e nero.
Rossana Girotto, voce narrante
Diverse le collaborazioni artistiche, come la partecipazione prestigiosa di Vincenzo Zitello.
Vincenzo Zitello
Maria Olivero con Vincenzo Zitello registrazioni Pianoforti Griffa a Milano
Paola Gassman legge un estratto del discorso che Joséphine pronunciò alla Marcia
su Washington, proiettato in video.
Paola Gassman e Maria Olivero, Torino, novembre 2017
Ispirato al libro "Miele e Kerosene" di Luca De Antonis
LA MUSICA – LO SPETTACOLO
Alti e bassi, avversità e opportunità, bianco e nero, America e Francia, uomini e donne, danza selvaggia e glamour. La vita di Joséphine scorre su un binario di una straordinaria dualità.
Nel concept musicale di Maria Olivero strumenti classici ed elettronici rompono gli schemi.
La composizione vive idealmente “nella scintilla che cerca la polveriera", nella Parigi "Poésie, Liberté, Amour" di André Breton.
Il pianoforte è portante, accompagnato dal violoncello e da una sezione d'archi.
Il Theremin, primo strumento elettronico della storia (1919) basato sui campi elettromagnetici, arricchisce l'ensemble, sublima la Parigi de "I Campi Magnetici", la prima opera del Surrealismo (1919), di André Breton e Philippe Soupault.
Un corpo sonoro caldo, affascina ed emoziona.
Lo spettacolo celebra lo spirito di Joséphine, semplicità ed eleganza, ricerca e cuore, uno stile diretto, profondo nei contenuti; la sua essenza ritorna nell'intensità della musica e nella magia delle melodie composte da Maria Olivero.
L'essenza di Joséphine vive nel suono, nelle connessioni, immateriale, rivoluzionaria, tenace e libera come le idee.
Nel buio luci spot illuminano la scena: un'attrice/voce narrante, un pianoforte, i musicisti, sullo sfondo scorrono suggestive immagini proiettate in bianco e nero.
Lo spettacolo è stato presentato in diverse occasioni, alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, a Milano ai Frigoriferi Milanesi, alla Fabbrica Del Vapore di Milano, alle Murate di Firenze, al teatro Faraggiana e al Teatro Coccia di Novara dove Joséphine si esibì nel 1969 e nel 1932.
Paola Gassman legge un estratto del discorso che Joséphine pronunciò alla Marcia su Washington, proiettato in video. Diverse le collaborazioni artistiche sul palco, come il grande arpista Vincenzo Zitello.